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Nevi, tumori cutanei e sottocutanei

In caso di cambiamento di un neo presistente, di comparsa di un nuovo neo o di una lesione della pelle che prima non c’era, è sempre bene recarsi per prima cosa da un medico specialista in Dermatologia così da avere una corretta diagnosi.

Per quanto concerne l’asportazione di neoformazioni cutanee, siano esse nevi o tumori cutanei, è sempre bene non sottovalutare l’operazione chirurgica e rivolgersi sempre a medici qualificati, che abbiano le conoscenze e competenze necessarie non solo per quanto concerne l’asportazione in sé, ma anche per quanto riguarda la chiusura del difetto cutaneo creatosi dopo la fase demolitiva.

Questo discorso è poi di primaria importanza in particolari sedi anatomiche quali il volto, le mani e la regione genitale dove una cicatrice orientata male può creare problemi funzionali e deturpamenti estetici.

Prima di un intervento è buona norma NON assumere Ac. Acetilsalicico (aspirina) a partire da almeno 7 giorni prima dell’intervento per evitare problemi di sanguinamento. Non è necessario il digiuno ed è raccomandato assumere tutte le normali terapie farmacologiche che un paziente esegue di norma a casa. In caso di neoformazioni sottocutanee, è richiesta un’indagine ecografica preoperatoria prima di procedere alla rimozione, al fine di inquadrarne meglio la diagnosi e capirne i rapporti anatomici coi tessuti attigui.

In caso di semplice asportazione la dimissione avviene di norma dopo massimo un’ora dall’intervento. Nei casi più complessi ove sia stata effettuata una plastica di ricostruzione la dimissione può avvenire o dopo 4-6 ore in caso di day-hospital o il giorno successivo.

L’intervento chirurgico può durare da 30 minuti a 1-2 ore a seconda delle sedi da trattare, della tecnica impiegata e dell’eventuale fase ricostruttiva.

Tutte le neoformazioni cutanee, eccetto poche eccezioni, andrebbero sempre analizzate dopo l’asportazione chirurgica con un esame istologico. Solo attraverso questa indagine si può avere una diagnosi di certezza. La fase di asportazione, seppure eseguita tramite un intervento in anestesia locale, andrebbe effettuata in una struttura sanitaria seria, dotata di assistenza medica e infermieristica e di tutte le condizioni igienico-sanitarie fondamentali per ogni trattamento chirurgico.

Quando l’asportazione è di piccole dimensioni o localizzata a livello del dorso o dell’addome, la chiusura avviene direttamente per prima intenzione. Quando invece l’asportazione interessa regioni delicate quali naso, labbra, palpebre o è di cospicue dimensioni, è spesso necessario effettuare una plastica di ricostruzione. Il fine di questa procedura aggiuntiva è quello di fornire il risultato migliore sia da un punto di vista funzionale sia da un punto di vista estetico.

La plastica ricostruttiva, che nella maggior parte dei casi si basa sull’impiego di tecniche quali innesti o lembi, può richiedere un regime di assistenza maggiore, non solo come anestesia ma anche come regime di ricovero (in particolare o day-hospital o ricovero ordinario).

Farsi operare in una struttura sanitaria seria, dotata di tutti i mezzi e gli strumenti necessari per un buon intervento e un’adeguata assistenza, rappresenta un punto fondamentale per la sicurezza del paziente.

Il dolore è di norma lieve e ben controllabile con una terapia farmacologica. Solitamente ci sono piccoli punti da togliere dopo circa 5-7 giorni in volto, 14-20 a livello dei piedi. Il ritorno alla normale vita quotidiana avviene di norma dal giorno successivo. L’astensione da attività sportive è raccomandata per 2 settimane.

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